Chi siamo

Il palcoscenico, agli inizi, non c'era; era una specie di rialzo di cemento armato, grezzo e freddo.

C'erano, però, due sacerdoti, Don Dante e Don Luigi, che vollero il teatro in quel vasto spazio, sotto la mole della chiesa dei Quattro Evangelisti, a Milano, in fondo alla Via Pezzotti, perché fosse un segno di una presenza creativa, educativa, culturale, nello spirito cristiano... leggi di più

Fondatore della Compagnia dei Giovani

Roberto Zago

Scenografie a cura di

Emilio Giudici

Gigi Mariani

Costumi a cura di

Rosa Di Canio

Emma Del Grosso

Rossella Rudilosso

Collaboratori

Ester Bassi

Gabriella Cerri

Angelo dell'Aquila

Marilena Fraschini

Dario Scontrino

Pino Della Zizza

Stefania Della Zizza

Rosella Muraro

Franca Pacchiano

Consiglio direttivo

Presidente

Matteo Merini

Vice Presidente

Maria Teresa Menegotti

Segretario

Dorica Nuccio

Presidente onorario

Giampiero Marucco

Attori, attrici e collaboratori che hanno lavorato nella compagnia

Fausto Bacchiocchi

Lucio Calenzani

Pietro Callegaro

Marco Gibelli

Vera Confalonieri

Daniela Crivellaro

Angelo dell'Aquila

Giovanni De Santis

Luca De Santis

Giorgio Dongo

Cesare Follini

Licia Gini

Nando Gradella

Paolo Mandirola

Anna Merello

Patrizia Valbonesi

Elena Vuotto

Roberto Zago

Sara Zappa

La nostra storia

Il palcoscenico, agli inizi, non c'era; era una specie di rialzo di cemento armato, grezzo e freddo.

C'erano, però, due sacerdoti, Don Dante e Don Luigi, che vollero il teatro in quel vasto spazio, sotto la mole della chiesa dei Quattro Evangelisti, a Milano, in fondo alla Via Pezzotti, perché fosse un segno di una presenza creativa, educativa, culturale, nello spirito cristiano.

Raccontano che il primo incontro avvenne in una sala dell’oratorio. I "pionieri" erano ragazzotti e giocavano, forse a carte; nessuna donna, a quel tempo gli oratori erano ancora rigidamente separati.

Entrò Don Luigi, con un tipo magro e segaligno: "Ragazzi, questo è Roberto Zago. Vuole fare teatro: chi ci sta?" Si dissero d'accordo e tutto ebbe inizio, con la prima stagione teatrale: 1959/1960: Zago cominciò a segnare sulle pagine di un bloc-notes, oggi fragile e ingiallito dal tempo, "Due ragazzi in gamba cercano moglie - Gandino - 4 rappresentazioni" … "Serata in dialetto milanese - 1 rappresentazione" … "Le furberie di Scapino - Molière - 8 rappresentazioni".

Perché "Compagnia dei Giovani"? In quegli anni dominava i palcoscenici una storica compagine teatrale di professionisti di indimenticato valore; forse fu un po' per orgoglio, per presunzione, che si adottò quel nome, quale auspicio verso il futuro: e così è stato, se la Compagnia può festeggiare i suoi sessant'anni di ininterrotta attività teatrale.

Il teatro è l'arte che consente l'accostamento ai personaggi, incarnati dagli attori, e l'immedesimazione nelle loro storie, con il passaggio dal vivere sul palcoscenico al partecipare come spettatori. Tutti gli spettacoli sono stati realizzati con la passione di coinvolgere ogni persona, perché non solo l'attore si senta protagonista, ma anche lo spettatore sia coinvolto nel racconto che l'Autore ha pensato per lui.

Questo sorta di filo rosso, tracciato da Roberto Zago, fondatore e, per lunghi anni, sino al giorno della sua scomparsa, anima della Compagnia dei Giovani, non si è mai spezzato e continua a legare la Compagnia nel suo impegno teatrale e nel rispetto della matrice cristiana che lo qualifica.

Il costante riferimento al pubblico, fatto di tanti strati sociali, culturali, anagrafici, e componente essenziale dell'esperienza teatrale, ha indotto a diversificare i generi degli allestimenti, spaziando dal classico, al dialettale, al teatro d'impegno.

Anno dopo anno, tutti gli allestimenti sono stati rigorosamente annotati; si è arrivati così a ben 140 spettacoli, con numerosissime riedizioni. Tutte le repliche sono state registrate: se ne contano 2139, a tutta la stagione 2017/2018.

La Compagnia dei Giovani è orgogliosa di aver portato in scena Shakespeare, Goldoni, Molière, Cechov, De Moratin, così come Claudel, Odets, Fabbri, ed anche Coward, Simon, De Benedetti, Sauvajon e, in prima assoluta, numerosi testi di Roberto Zago; spaziando, inoltre, in tutta la vasta e articolata gamma del teatro dialettale milanese, quale opera di preziosa conservazione di una vasta tradizione, non solo culturale.

La Compagnia dei Giovani ha partecipato a Rassegne nazionali e a vari Concorsi, conseguendo numerosi riconoscimenti: 8 "Maschere d'oro" alle rassegne Enal e Fita dei Gruppi d'Arte Drammatica, 3 primi premi al Festival del Teatro Amatoriale di Chieti (1985), diversi primi premi e riconoscimenti ai concorsi teatrali promossi dal G.A.T.a.L (Gruppo Attività Teatrali amatoriali della Lombardia).

La continuità artistica, culturale e di presenza nel contesto sociale, profusa dalla Compagnia dei Giovani, ha ottenuto il riconoscimento dell' "Attestato di Benemerenza Civica" da parte del Comune di Milano.

A sessant'anni dalla sua nascita, la Compagnia dei Giovani conferma il proprio impegno per la diffusione dei valori del teatro filodrammatico di ispirazione cristiana, secondo lo stile e le finalità del G.A.T.a.L., al quale essa aderisce da parecchi anni.

Il nostro segreto

La fatica e la soddisfazione, la profonda amicizia che ci lega, l'accettare qualsiasi parte, la voglia di perfezionare, tutto è Compagnia!
Ogni allestimento, che esige il puntiglio di mesi e mesi di prove, viene visto da migliaia di persone, in sede e fuori: oggi per vederci si fanno anche centinaia di chilometri e si organizzano pullman: è una grande responsabilità!
Ma è anche il nostro orgoglio!
Senza il nostro pubblico non saremmo arrivati ad oggi e, soprattutto, non avremmo potuto costruire in India le scuole e l'ospedale che sono stati finanziati con gli incassi delle rappresentazioni.

La Compagnia dei Giovani aderisce al Gruppo Attività Teatrali amatoriali della Lombardia (G.A.T.a.L.) che promuove il teatro secondo l'ispirazione cristiana.
Hanno fatto parte della Compagnia alcune centinaia di persone, in qualità di attori, registi e tecnici.